Oggi, 20 marzo, è la giornata mondiale della Felicità.
E secondo me non è un caso che caschi proprio un giorno prima dell’inizio della Primavera e anche un giorno esatto prima della giornata mondiale della poesia.
Poesia – Primavera – Felicità: non so per voi, ma per me questo è un tridente pazzesco.
Per me scrivere poesie è prima di tutto un piacere, un mezzo per esprimere quello che ho dentro, una via per la ricerca della felicità e il modo più semplice per aprirmi. La primavera dal canto suo è la stagione della rinascita per eccellenza e quindi ecco che questo trinomio ben si colloca, se vogliamo anche in modo molto singolare, sul calendario giocando un po’ con le coincidenze.
La felicità è un sistema complesso, si sa, non è uno stato d’animo così facile da raggiungere e ancora più difficile è riuscire a mantenere questa condizione una volta provata. Si dice, o meglio dicono i grandi del passato, che la felicità è un sensazione che dura un attimo, sfuggevole. Ci si sente felice ma poi in un attimo passa.
Voi che ne pensate?
Ma sopratutto quando vi sentite felici?
Ci fate caso?
Cosa vi rende davvero felici?
Io ho provato a fare un po’ di chiarezza rispondendo a queste domande e posso dirvi che la mia esperienza è molto contrastante.
Ho scritto molte poesie che in qualche modo trattano l’argomento e davvero sembra che ogni volta che è arrivata la felicità poi il karma o il destino ci han messo lo zampino per far si che sulla bilancia del bene e del male si pareggiassero i conti.
Provo ora, qui di seguito a fare degli esempi di situazioni e cose che mi rendono davvero felice.
Sono quelle cose semplici che mi vengono in mente così, al volo, senza pensarci troppo, anche se ovviamente ce ne sono molte altre anche più importanti ( ma anche più banali ) che forse meriterebbero una formulazione più complessa che un piccolo articolo su un sito web.
Avere un pomeriggio senza nessun impegno e mettermi in pigiama alle 14.00. Troppo bello quando sai che fino al giorno dopo non avrai più nulla da fare, nessun dovere da adempiere, nessun appuntamento. . . .solo tu, il divano, il pigiama, quintali di calorie nascoste in tutte le porcate che mangi mentre guardi cento puntate di una serie TV, leggere, guardare un film . . . . .
Uscire dal casello e tirar dritto verso il mare in particolare a Spotorno e Cesenatico. Quando esci a Spotorno vedi il serpentone che ti porta giù al paese ed hai un panorama fantastico, senti davvero di essere lontano dalla tua realtà e quel mare turchese che si avvicina sotto i tuoi occhi ti trasmette benessere. In Romagna invece appena fuori dall’autostrada ti immergi in strade tra i campi che ti portano fino a Cesenatico tra saline, chioschetti delle piadine e una sensazione di rallentamento della vita. In realtà poi è il fatto che ti accorgi che le tue vacanze sono davvero iniziate che ti rende felice.
Svegliarmi la domenica tardi e restare a letto con la mia compagna. Restare a letto fino a mezzogiorno insieme tra programmi, progetti, risate, baci, abbracci e ricchi premi e cotillon è una delle gioie più grandi della vita. L’amore in generale lo è ovviamente, ma l’amore ha un nemico grosso che si chiama vita e eventi che la modellano. La domenica mattina nel letto si crea una cupola che chiude fuori tutto il resto.
Fare nuove amicizie importanti. Mi piace conoscere nuove persone, approfondire il rapporto e trovare, anzi scoprire, che queste new entry diventano un valore aggiunto per la nostra vita. A me è successo quest’anno, ho aggiunto due persone alle mie giornate e ho trovato nuovi modi di vedere le cose che mi hanno arricchito.
Svegliarmi e vedere che mancano ancora due ore alla sveglia e riaddormentarmi. Dai questa sono convinto che chiunque la legge la metterebbe anche lui nella sua lista.
E a voi?
Cosa vi rende davvero felici?