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MAGGIO 2022

Un’ora in più

Edizioni Convalle

Ventidue racconti.

Ventidue storie che toccano le corde della quotidianità.
Amori facili e amori difficili, doveri professionali e incontri di lavoro, riflessioni sul delicato ed emozionante mestiere del vivere.

Tutti elementi delle nostre giornate che confluiscono verso la ricerca della felicità. E di quell’ora in più vista come isola felice da proteggere dal peso della vita.

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UN’ORA IN PIU’

“Senti? È l’arpa d’erba, che racconta qualche storia. Conosce la storia di tutta la gente della collina, di tutta la gente che è vissuta, e quando saremo morti racconterà anche la nostra” (L’arpa d’erba – Truman Capote).

Voglio iniziare dalla citazione estrapolata dal celebre romanzo di Capote per presentare l’opera di Stefano Buzzi, “Un’ora in più”, perché penso che la sua penna sia proprio come quell’arpa d’erba… La musica dell’erba mossa dal vento che sussurra e racconta le storie della gente comune.

L’autore ci incanta con il suo muoversi leggero tra le parole, a tratti con una brezza poetica che trae origine dal suo primo amore: la poesia. La sensibilità del Poeta si mette al servizio della prosa, narrando storie impregnate di nostalgia e malinconia, senza però farci mancare altre caratteristiche che appartengono a Stefano, quali l’ironia e la veridicità dei suoi personaggi nei quali è facile immedesimarsi. Spaccati di vita comune, di tutti i giorni, dove i protagonisti – uomini e donne – sono immortalati, attraverso le parole, in immagini che scorrono davanti ai nostri occhi…

Dalla prefazione di Stefania Convalle 

novembre 2019

Poesie fatte in casa

Edizioni Convalle

La semplicità della poesia, che affonda la sua ispirazione nell’anima POP, accompagna il quotidiano fatto di sentimenti e piccole cose straordinarie. Parole a portata di mano in cui riconoscersi o rinfrescarsi. Il passare dei giorni e delle stagioni scandito da versi diretti e moderni.

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POESIE FATTE IN CASA

Una raccolta di poesie che parla d’amore, di quotidiano e di bellezza seguendo il naturale scorrere dei giorni sul calendario.

E’ una poetica immediata, quella che contraddistingue i versi di questo libro. La poesia che incontra la naturalezza del quotidiano e che ne esalta il semplice gusto del “fatto in casa”.

Poesie ironiche, romantiche e struggenti, un insieme di emozioni che messe insieme rendono la lettura piacevole.

Poesie che profumano di pane appena sfornato, di semplice e soprattutto d’amore. Del resto cosa c’è di più bello del nobile sentimento? Cosa c’è di più bello che sbucciarlo di tutte le difficoltà e le incomprensioni e renderlo grezzo, primordiale e alla portata di tutti? 

L’amore che volteggia attraverso lo scorrere dei giorni sul calendario tra un pupazzo di neve e un ghiacciolo al limone, passando attraverso un mazzo di fiori appena sbocciato e un gustoso profumo di castagne.

Poesie che ti prendono per mano e ti fanno ritrovare il Bianconiglio e il Brucaliffo che c’è in te.

“Stefano, ti parla. Sottovoce. Ti sussurra il suo vivere e ciò che per lui rappresenta l’amore. Non si immola a profeta. Non vuole insegnarti nulla se non a conoscere il suo essere un essere umano. Con paure, gioie, brutti sogni e desideri… Stefano è uno di noi”

Prefazione del cantautore anonimo MAo Medici

Dicembre 2017

Volevo fare il cantautore Indie

Edizioni Amande, Nuove luci

Si alza il sipario, e Stefano prende parte a due diverse battaglie letterarie in cui è il solo concorrente.

Interpretando tutti i contendenti, Buzzi, si sfida sul campo della poesia e del drabble, concedendo, da bavo giurato, pochi minuti garantiti ad ogni partecipante.

Due atti di sfida a se stesso divertenti, frizzanti e profondi.

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VOLEVO FARE IL CANTAUTORE INDIE: il mio secondo libro

Il libro esce per Edizioni Amande ed è inserito nella collana Nuove Luci curata da Ivano Mingotti e dedicata ad autori emergenti e sperimentali.

Il libro è diviso in due atti: due stili letterari ben distinti che hanno lo stesso scopo: RACCONTARE.

E’ proprio questa la parola chiave di questo libro, l’esigenza di fotografare il mondo che mi ruota intorno, addosso e condividerlo come farebbe un cantautore indie.

Ed è subito spiegato il perché di questo titolo così particolare.

Il primo atto è una raccolta di poesie tutte scritte nel 2017, al contrario di POESIE POP che contiene il lavoro di una vita, quindi a mio avviso molto più figlie della vita di adesso, la vita di un quasi quarantenne che ancora fa a pugni con la necessità di virare verso l’età adulta e che con disincanto osserva il mondo che gli gira intorno con un forte desiderio di raccontarlo.

Sono una quarantina di poesie che esprimono ancora di più il mio stile di scriverle: testi, brani, pensieri che richiamano alla canzone e non alla poesia classica.

Troverete poesie che narrano. La voglia di raccontare i fatti prevale sulla descrizione delle emozioni con cui questi vengono percepiti, anche se i sentimenti poi stanno fisiologicamente in quello che si chiama poesia e per forza di cose sbocciano prepotenti fiorendo tra i racconti distribuiti sapientemente nella scaletta che porta dalla prima all’ultima composizione.

E’ proprio così: ho pensato all’ordine con cui inserire le poesie immaginando di trovarmi su un palco e leggerle come se fosse un concerto. E quindi come in una scaletta musicale che si rispetti si parte col botto e poi si scivola via tra pezzi rock e pezzi lenti fino ad arrivare al gran finale.

La genesi, anzi lo spunto per queste poesie, è sia autobiografico che immaginario, spesso è figlio di quello che ho visto intorno a me.

Il secondo atto è decisamente e completamente narrativa.

E’ una raccolta di drabble. Il drabble è un esercizio di scrittura che consiste nel raccontare una storia in 100 parole. Non possono essere 99 e non possono essere 101.

All’interno della raccolta c’è anche un racconto che si sviluppa in quindici episodi, sparsi qua e là tra i vari raccontini.

Volendo, ma questo lo lascerò fare al lettore, si potrebbero fare due sottocategorie:le storie: vere e proprie storielle racchiuse in 100 parole e fotografie: descrizioni di un momento attraverso la parola. Sempre in 100 parole.

Questi racconti sono stati scritti per lo più nel 2015 e ben si sposano con questo libro che appunto si pone l’obbiettivo di raccontare.Se le poesie toccano anche il lato interiore, i racconti sono puro e leggero piacere di leggere.

Perché scrivere in 100 parole? Sempre per il mio credo della necessità di sintesi, l’idea di scrivere un racconto che per esempio può nascere e morire in uno stato di Facebook oggi mi sembra il mezzo più fruibile per arrivare ed espandersi il più lontano possibile.

Luglio 2016

Poesie Pop

Edizioni Amande, Nuove luci

Come rinnovare il mondo della poesia? 

Come rendere la poetica più vicina al mondo di tutti i giorni, senza però farne perdere il valore?

Se cercate un libro che vi avvicini alla lirica, o se ne siete da sempre appassionati e volete qualcosa di nuovo, ce lo avete tra le mani. Stefano utilizza con sagacia timbri e sonorità, mettendo sempre le parole al posto che spetta loro.

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POESIE POP – LA MIA PRIMA RACCOLTA DI POESIE

Una raccolta di poesie italiane uscita nel mese di Luglio 2016 per Edizioni Amande inserito nella collana “Nuove luci” dedicata ad autori emergenti e curata da Ivano Mingotti.

Questa raccolta è il frutto di un lavoro durato più di un anno. A dire il vero potrei anche dire durato una vita intera. Infatti ho qui raccolto trentasei anni di foglietti sparsi, appunti lasciati prima su quaderni e poi su file salvati in cartelle sbiadite dal tempo che passava. Ci sono frasi, citazioni e poesie intere che risalgono ai tempi dell’adolescenza.

Le mie poesie non si possono certo definire dei classici, alcune sembrano canzoni o forse hanno la pretesa di esserlo. Del resto la mia passione per la musica non si può certo nascondere e sicuramente nel mio modo di scrivere sono stato influenzato più dalle canzoni che dalle letture.

Ecco come si sposano il termine “poesie” con quello “pop”, una ricerca del moderno, una ricerca di raccontare emozioni, storie, momenti, con la magia della poesia mista alla spensieratezza della canzone.

Il libro è concepito come se fosse un disco: un concept album, infatti in un primo momento il titolo doveva essere “sinusoidi”, ma poi ho deciso che “poesie pop” rendeva meglio l’idea del lavoro svolto: un matrimonio dissacrante ma figlio di questo tempo e del mio gusto.

“Sinusoidi” invece è la sinossi di tutto il lavoro. Il percorso che si vive attraverso le poesie è un sali scendi di entusiasmo misto a depressione, gioia misto a dolore, bei ricordi misti a brutti rimorsi, amori esplosi e poi dissolti. Tutto e il contrario di tutto.

Lo stampo moderno che ho cercato per questa raccolta di poesie si evince dal fatto che per qualche testo ho inserito anche una nota in calce. Non è proprio una spiegazione o una parafrasi, ma piuttosto la voglia di esprimere in prosa come è nata la poesia o il pensiero che l’ha concepita. Come se le pagine di questo libro fossero in realtà le pagine di un BLOG.

La scaletta dei testi, o meglio l’ordine dei testi, segue un percorso guidato dalla voglia di seguire la sinusoide delle emozioni.

Le numerose poesie d’amore eleggono questo sentimento il tema maggiormente affrontato nel libro.

Medicina dell’anima: l’amore è fonte di emozioni che vanno in altalena.

Come già detto ho concepito questa raccolta come se fosse un album di canzoni, ed è per questo che alla fine ho voluto inserire delle bonus tracks, ovvero poesie scritte molto più indietro nel tempo che però esulano dalla sinusoide ideale della trama di tutto il percorso.

Volendo, si può trovare una sinusoide anche nella geografia di questa raccolta, i luoghi che mi hanno ispirato sono quasi tutti al mare, eppure c’è un effetto boomerang che porta sempre il filo del discorso a casa. Una casa che non necessariamente è un luogo fisico, ma semplicemente la dimora del mio io.

Son testi che si esauriscono in poco tempo, una raccolta da leggere in coda alle poste ( così mi piace chiamare le letture veloci ), ma visto che pensata come un disco: una raccolta da leggere. . . e poi rileggere.

Una raccolta di poesie italiane da far decantare.

UN’ORA IN PIU’

Il nuovo libro di Stefano Buzzi

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Ventidue racconti